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In questa pagina si possono vedere alcune foto della malgalunga accompagnate dalla canzone qui descritta
Dal libro "per non dimenticare" di Giovanni Berta (Leo) Affinchè il ricordo dei nostri compagni martiri ci fosse sempre di sprone e di aiuto nel compiere il nostro dovere,il comissario Renzo con l'aiuto di Wolff,compose le parole della" canzone della malgalunga " che cantavamo spesso nelle fredde giornate invernali del 1944-45
potete ascoltarla mentre scorrono le foto clikkando qui l'esecuzione è del complesso "PANE E GUERRA"
Qui sotto trovate il testo Va cantata sull'aria del "monte canino" (non ti ricordi quel mese di aprile , quel lungo treno che andava al confine...)
Il 17 del triste novembre
una giornata di cupo grigiore
che ai partigiani sarà sempre nel cuore
per la sciagura che tutti li colpì.
O Malga lunga tu sei il sacrario,
tappa fatale del nostro cammino,
rudere nero segnato dal destino
dolore e gloria della Cinquantatre.
Tenente Giorgio, compagno Barbieri,
Rocco e Tormenta, di voi siamo fieri,
e gli altri cinque, seppure stranieri,
tutti caduti sono per la libertà.
Il giorno dopo due altri compagni,
Falce e Martello furon catturati,
ed anche loro poi furon fucilati,
Falce e Martello, voi siete il nostro onor.
O nostri morti sarete vendicati,
per voi daremo anche la vita,
la vostra fede il cammino ci addita,
questo è l'impegno di noi garibaldin!